Lancio della campagna e prima protesta contro DHL a Roma

Lunedì 16 marzo abbiamo lanciato il primo presidio della campagna Senza Ritorno a Roma. L’obiettivo è stato l’ufficio centrale di DHL nella nostra città. Subito dopo il nostro arrivo i dipendenti di DHL hanno ricevuto l’ordine dall’alto di chiudere tutto e andarsene via, probabilmente per evitare momenti di imbarazzante confronto, tanto più che la loro linea ufficiale continua ad essere quella di non avere nulla a che fare direttamente con il trasporto di animali per la sperimentazione. Un puro e semplice cavillo: è vero che DHL non trasporta direttamente animali (e come potrebbe farlo…dentro dei pacchi?), ma semplicemente perché delega il lavoro sporco alla ‘sua’ compagnia aerea ABX Air.

presidioromaSoddisfatti e consapevoli del fatto che per DHL il nostro presidio è costato la perdita di un pomeriggio di lavoro, abbiamo megafonato e distribuito volantini, cercando di informare più persone possibile di cosa si nasconde dietro le apparentemente innocue sigle di DHL e Air France-KLM: violenza, sfruttamento e morte

Report del benefit a Prato e dell’ultima protesta di Firenze!

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Giovedì 12 e domenica 15 marzo si sono svolte due giornate di informazione e mobilitazione in Toscana per la campagna “Senza Ritorno”.

Giovedì 12, a Prato, presso il circolo antispecista “No Cage”, il collettivo degli/delle Antispecist* Pratesi ha organizzato una serata benefit di autofinanziamento e presentazione della campagna. La partecipazione all’evento è stata buona e questo ci ha permesso di informare le persone presenti circa le ragioni che muovono la campagna “Senza Ritorno”, anche facendo riferimento alle interconnessioni tra le varie tipologie di oppressione e le conseguenti lotte di liberazione. La serata è iniziata con un buffet vegan che ci è servito per coprire parte delle spese relative alla campagna, per poi proseguire con la presentazione ed infine con un monologo teatrale sulla condizione animale a cura di Barbara Mugnai.

Durante la presentazione abbiamo anche lanciato la successiva mobilitazione di Presidio di Marzo a Firenzedomenica 15 all’aeroporto di Firenze contro Air France – KLM, il trasporto di animali per la vivisezione e la deportazione dei migranti senza documenti. Alla protesta hanno partecipato circa 20 persone, alcune delle quali presenti stabilmente ad ogni mobilitazione organizzata in Toscana su questa tematica, altre invece erano volti nuovi. Per circa quattro ore, dalle 14 alle 18, abbiamo scandito slogan e distribuito volantini in italiano ed inglese (sia in relazione ad Air France – KLM che a DHL). Nonostante la pioggia battente siamo riusciti a farci sentire da un buon numero di persone, sia fuori che dentro l’aeroporto.

Volantino distributo alla protesta contro la BIT

no_tourism_puerto_varas_chileSabato 14 febbraio si è svolto un presidio di protesta e controinformazione davanti ai cancelli della Fiera Rho (Milano) contro la Borsa Internazionale del Turismo, organizzato dal gruppo La Lepre. Diverse le motivazioni che ci hanno spinto a contestare questo evento, dalla presenza di compagnie aeree che trasportano animali per la vivisezione e deportano persone migranti all’impatto devastante del turismo sull’ecosistema e sulle popolazioni. A seguire il volantino che abbiamo distribuito:

BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO
=
 COLONIALISMO E DISTRUZIONE
 DELLA TERRA

Dal 12 al 14 febbraio si svolge a Rho Fiera (MI) la Borsa Internazionale del Turismo (BIT). Davanti ai cancelli è in corso una protesta per smascherare e denunciare la devastazione e lo sfruttamento dell’esistente che si celano dietro questo evento. In particolare:

  • Sono presenti con stand ufficiali compagnie aeree come AEROFLOT, JAPAN AIRLINES ed AIR INDIA, oltre a numerose agenzie e operatori che vendono voli di AIR FRANCE – KLM. Queste compagnie aeree trasportano animali dai loro habitat naturali verso i laboratori di vivisezione, motivo per cui sono oggetto di una campagna internazionale di pressione e boicottaggio chiamata “Gateway to Hell”, in Italia “Senzaritorno”.

  • Inoltre AIR FRANCE­KLM e altre compagnie tra cui AIR MAURITIUS, AIR ALGERIE, AIREUROPA, SWIFTAIR e MISTRAL AIR, non si fanno scrupoli a deportare persone prive di documenti o permessi di soggiorno, assecondando le politiche razziste dei governi europei.

  • L’industria del turismo è una delle cause della crescente devastazione della terra, con la massiccia costruzione di alberghi, villaggi turistici, strade, aeroporti e altre infrastrutture. Questo stravolge l’esistenza di intere popolazioni colonizzate e rese dipendenti da un modello economico capitalista.

  • Quest’anno la BIT ha deciso di promuovere, attraverso delle conferenze, il turismo nel continente africano e il turismo di lusso. Queste due forme di turismo occidentale, create ad hoc per ricchi, non conoscono mai crisi e fomentano ulteriori diseguaglianze sociali tra il turista bianco occidentale e le popolazioni locali. Da quando esistono si poggiano sul consumismo più inutile e nocivo con l’esempio estremo dei safari.

  • Uno dei settori in crescita è il “turismo gay”. L’industria del turismo non è certo interessata alla libertà sessuale delle persone, ma vi ha semplicemente visto una nuova fetta di consumatori su cui investire. Non a caso, la stessa industria che promuove viaggi “gay-friendly” è complice della deportazione di persone verso paesi dove sono perseguitate per la loro “omosessualità”.

  • Uno dei paesi dalla doppia facciata è Israele, una delle mete più ambite del turismo gay, che da un lato mostra una presunta apertura sessuale e dall’altro lato sottopone la popolazione nativa della Palestina a una politica razzista e colonialista. L’occupazione militare della Palestina prosegue nell’indifferenza dei turisti, che vedono Israele solo come una meta di divertimento, senza preoccuparsi dei massacri e dell’oppressione che la popolazione palestinese affronta quotidianamente a pochi chilometri di distanza.

  • Il legame della BIT con Expo 2015 palesa il suo sostegno alla grande opera e tutte le conseguenze nefaste che essa provoca, dalla cementificazione sfrenata allo sfruttamento del lavoro. Con la retorica dell’ecosostenibilità, Expo ripulisce la faccia del capitalismo, facendolo apparire più accettabile. Questo capitalismo “green” in realtà si impegna come sempre nella diffusione di OGM e altre nocività, nella privatizzazione di acqua e terre, nello sfruttamento di ogni aspetto del vivente.

  • Il tema del turismo culinario, promosso per la fama mondiale della cultura enogastronomica italiana, ignora completamente lo sfruttamento e massacro di esseri animali su cui si basa: esseri senzienti che vengono privati della libertà, sfruttati e uccisi in nome di interessi economici e abitudini alimentari.

BASTA TURISMO, NUOVA FORMA DI COLONIALISMO!
Per la liberazione animale, umana e della terra!

Per maggiori informazioni contattaci alla mail: lalepre@canaglie.org
o visita: www.lalepre.noblogs.org e www.senzaritorno.noblogs.org