News ed Aggiornamenti – Luglio 2015

La campagna contro il trasporto di animali per la vivisezione ha visto nel mese di Luglio diverse proteste svolgersi, soprattutto in Germania. Molte delle iniziative sono state occasioni per esprimere solidarietà al gruppo ‘Tierrechtsgruppe Basel’, al momento impossibilitato ad organizzare proteste presso l’aeroporto di Basel – Mullhouse a causa di ridicole restrizioni imposte dalla polizia francese.
La campagna in Germania e Svizzera

Aarau e Basel, Berlino ed Amburgo

Il mese è iniziato con una serie di proteste e tavoli informativi: per la prima volta un punto informativo è stato organizzato nel centro della cittadina svizzera di Aarau da parte dell’associazione AGSTG, nei giorni successivi si sono tenute proteste presso l’aeroporto di Berlino Tegel (demo organizzata dal gruppo ‘Berta) e presso l’aeroporto centrale di Amburgo (iniziativa del gruppo ‘Doctors of Hamburg Against Animal Testing’).

berlin1 berlin2 hamburg4Un comunicato anonimo inviato alla campagna in data 10 di Luglio notificava invece l’esposizione di uno striscione nelle vicinanze dell’aeroporto di Basel – Mullhouse, dove al momento non è possibile svolgere proteste a causa della restrizioni, la scritta ‘ Air France Assassina, Polizia Complice’ è rimasta visibile per diverse ore su un cavalcavia a ridosso di una delle autostrade più trafficate della città svizzera.

Foto 2Dortmund e Hannover
L’11 di Luglio in occasione del Vegan Street Day a Dortmund diversi gruppi ed associazioni sui loro stand informativi hanno diffuso materiale della campagna ed invitato le/gli attiviste /i presenti a prendere parte alla rete Gateway To Hell, la domenica successiva il collettivo animalista di Hannover ha organizzato una protesta di diverse ore presso l’aeroporto, demo solidale con il gruppo di Basel

dortmund1 hannover2Amburgo, Francoforte e Berlino

Sabato 18 il gruppo con base ad AmburgoAction Group Nord’ ha organizzato una protesta rumorosa davanti agli uffici di DHL ad Eppendorg, la domenica successiva è stata la volta del gruppo ‘Animal Liberation Frankfurt’ che ha organizzato un momento informativo presso il Vegan Street Festival della città di Mannheim e raccolto diverse lettere e messaggi di protesta poi inviati ad Air France.

Gli/le attivist* del gruppo hanno scritto rispetto alla giornata: “Abbiamo utilizzato l’occasione di questo evento per parlare con persone interessate, per mettere in evidenza la connessione tra lo sfruttamento di uman* e non uman* all’interno di luoghi come circhi, allevamenti e laboratori. Questa è stata sicuramente un’ottima occasione per informare le persone di future iniziative della campagna Gateway to Hell”.

frankfurt hamburg1 hamburg2La giornata dopo un altro gruppo con base a Berlino, chiamato ‘Tierversuchsgegner Berlin Brandenburg’ insieme alla associazione ‘Doctors against animal experiments‘ ha organizzato un presidio contro Air France all’aeroporto, molto partecipato e con un buon impatto sul pubblico che, a causa del periodo vacanziero, affollava l’aeroporto della capitale tedesca.

Il mese di iniziative si è concluso in Germania con una protesta lanciata per il giorno 26 Luglio dal gruppo locale della città di Brema presso l’aeroporto, che ha visto la partecipazione di oltre 30 attivist*

Bremen1
Alcune News su Lufthansa

Quello che si sospettava riguardo alla compagnia aerea tedesca è stato confermato da un articolo recentemente pubblicato su un settimanale tedesco: Lufthansa ha smesso da anni di trasportare grossi animali (scimmie, cani e gatti) verso i laboratori di vivisezione, ma continua a trasportare altri animali, come topi e piccoli roditori. Una delle prossime sfide della campagna sarà sicuramente quella di identificare quelle aziende che stanno ancora facendo affari con l’industria della vivisezione rifornendo piccoli animali, anche se hanno deciso il trasporto di primati ed altre specie più grosse come conseguenza della pressione internazionale esercitata dalla campagna.

Lufhansa
USA

Il 3 di Luglio il gruppo ‘Minnesota Animal Liberation – MAL’ insieme al gruppo ‘ Progress for Science’ ha organizzato un presidio di protesta in un aeroporto locale per la prima volta, un’ottima occasione per ricordare anche in quella zona il legame tra Delta Airlines ed Air France – KLM, entrambe parti dello Sky Team e business partners negli Stati Uniti.

USA1Nel medesimo periodo una investigazione all’interno di uno dei più noti centri di ricerca sul territorio statunitense, la Primate Products, veniva pubblicata dalla associazione PETA e trasmessa su numerosi canali televisivi statunitensi. L’allevamento è da anni oggetto di una campagna di protesta da parte del gruppo ‘South Florida Smash HLS‘ con decine di determinati presidi davanti ai cancelli della struttura e presso le abitazioni degli aguzzini che vi operano all’interno. Divers* attivist* del gruppo stanno affrontando processi per denunce a loro carico portate avanti dalla Primate Products, ma le iniziative proseguono. L’investigazione non ha potuto che confermare quanto era già noto, all’interno di questo luogo un numero imprecisato di primati è rinchiuso in condizioni inaccettabili, importato dai luoghi di origine solo per essere poi rivenduto ai centri di tortura americani.

Olanda

Il canale giornalistico online VICE News è riuscito a filmare l’interno di uno dei più grossi laboratori di vivisezione europei, il BPRC nelle vicinanze de l’Aja, nel nord-ovest dell’Olanda. Anche questo laboratorio nel corso degli anni è stato oggetto di numerose campagne, proteste ed azioni dirette e vi sono ancora attivist* che presenziano davanti alle porte del laboratorio con cadenza settimanale.

Sfortunatamente, come spesso accade, VICE News ha offerto una visione estremamente parziale e banalizzata della questione vivisezione, intervistando principalmente i ricercatori e le ricercatrici del centro, focalizzando l’attenzione sulle possibilità di sviluppo e ricerca di nuovi farmaci, e non approfondendo assolutamente l’aspetto etico e la sofferenza degli animali che agonizzano tra quelle mura. Per coloro ancora capaci di vedere non è necessario l’intervento di media e giornalisti, l’espressione di un macaco rinchiuso tra sbarre e cemento, con una manciata di metri quadrati al posto di ettari di foresta non lascia spazio a dubbi o dibattito.

La vivisezione è eticamente inaccettabile e continueremo a fare tutto il possibile per continuare a combatterne i responsabili!

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