Resoconti delle ultime proteste contro DHL, Air France-KLM e in solidarietà ai/alle SOCPA7

Il 10 ottobre circa 10 attivistx hanno svolto dei presidi davanti al consolato britannico, in solidarietà con i/le SOCPA7, e due filiali DHL a Milano.

Il 10 ottobre era il giorno della sentenza del processo SOCPA7. Per leggere l’esito del processo visita QUESTO LINK

Per un’ora ci siamo fattx sentire sotto le finestre del consolato urlando slogan e facendo discorsi al megafono, con uno striscione con scritto: “Libertà per chi lotta contro la vivisezione”.

socpa7Verso la fine del presidio il console in persona, accompagnato da una traduttrice, si è avvicinato ad alcunx di noi affermando di essere interessato alla questione e di non sapere nulla delle leggi SOCPA, dicendo addirittura di voler mandare un resoconto al suo governo a Londra. Ovviamente, gli abbiamo detto che dovrebbe essere al corrente di ciò che avviene nel suo paese, e che comunque non ci fidiamo di nessun diplomatico o funzionario di qualisasi stato, e ancora meno del console di un governo che imprigiona delle persone solo per aver partecipato a dei presidi!

Questo il volantino distribuito durante la protesta >>> volantino socpa7

Dopo il presidio al consolato ci siamo spostatx davanti ad “service point” di DHL nelle vicinanze. Con cartelli, megafoni, e volantini siamo rimastx davanti all’entrata per circa un’ora e alle vetrine del negozio facendo un sacco di rumore. Di sicuro non siamo passatx inosservatx visto che i/le dipendenti di DHL all’interno del negozio hanno tentato a più riprese di fotografarci.

L’ultimo obbiettivo della giornata era un’altra filiale DHL in una via molto trafficata vicina alla stazione centrale. Quì, prima dell’inizio della protesta, una di noi è entrata nel negozio per spiegare ai/alle dipendenti i motivi della nostra protesta e per dare loro il nostro volantino. Subito dopo abbiamo iniziato un rumoroso presidio a conclusione della giornata.

Protesta contro DHL a Milano

Domenica 2 novembre si è svolto un altro presidio davanti all’aeroporto di Linate, per protestare contro Air France-KLM e informare le persone sui legami di questa compagnia aerea con l’industria della vivisezione. La protesta è stata meno partecipata rispetto a quella del 5 ottobre, ma come sempre il fatto di trovare cartelli, striscioni, discorsi e slogan al megafono davanti all’aeroporto senza dubbio ha arrecato un notevole fastidio a chi vorrebbe tenere nascosti i trasporti di animali destinati ai laboratori sui propri aerei.

Il 7 novembre invece, si è tornatx davanti alla sede amministrativa di DHL a Rozzano. Al nostro arrivo abbiamo notato un’ingente presenza di polizia e digos, con camionetta e sbirri davanti all’entrata principale degli uffici DHL. Una situazione abbastanza ridicola!

6371049_origPer un’ora e mezza abbiamo fatto casino sotto alle finestre degli uffici di DHL, con discorsi e slogan al megafono, fischietti e tamburo. Durante il presidio un dipendente incravattato di DHL continuava ad uscire dall’edificio per confabulare con la digos, palesemente scocciato della nostra presenza. Abbiamo messo in chiaro che fintanto che DHL continuerà a collaborare con ABX Air e l’industria della vivisezione dovrà fare i conti con i nostri presidi e proteste a Milano, e nel resto del mondo.

Alla pausa pranzo, abbiamo volantinato ai/alle dipendenti, alcunx interessatx e visibilmente contrariatx dalle scelte dell’azienda per cui lavorano, altrx invece non hanno voluto nemmeno il volantino, dimostrando la propria ignoranza e cieca fede nelle menzogne dei loro padroni.

DHL può continuare a citare come scusa il proprio statuto aziendale in cui si afferma che questa compagnia non trasporta animali destinati alla vivisezione, ma sappiamo bene che questo lavoro sporco lo fa fare ad una sua azienda sussidiaria, ABX Air, per non sporcarsi le mani, senza prendersi la responsabilità delle proprie azioni.

Dopo il presidio agli uffici di Rozzano siamo tornati davanti alla filiale DHL di viale Agnello. Anche qui abbiamo fatto un gran casino per un’ora. E anche qui quantità esagerata di digos, che ad un certo punto erano più di noi e hanno fatto pressioni affinché non stessimo davanti all’entrata del negozio.

A quanto pare a DHL stiamo dando fastidio! Dopo le due proteste davanti ai suoi uffici e quelle davanti ai negozi in centro, DHL sa a cosa aspettarsi se i suoi dirigenti non prendono la saggia decisione di smettere di collaborare con ABX Air e l’industria della vivisezione.

 

Per la liberazione animale, umana e della Terra!